Nel mese di giugno 2025 gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono inferiori alla media (-35%): mm.63 contro la media storica di mm.97 .
Temperature al secondo posto tra i mesi di giugno più caldi dal 1992, con un'anomalia di +3.4 °C a livello regionale.
Si segnalano minime record con un'anomalia +3.2 °C (battuto il 2003) ed un preoccupante "trend" decennale di +0,7 °C.
Tutte in calo le portate dei fiumi a causa dell'elevato fabbisogno irriguo, dovuto alle alte temperature.
I dati del Bollettino ANBI Veneto sulla disponibilità di risorsa idrica, relativa a Giugno 2025, restituiscono l'immagine di un inizio d'estate torrido con un'elevata richiesta irrigua nei campi.
Le proiezioni per Luglio realizzate dal CESPII-Consorzio Lessinio Euganeo Berico sono sotto il segno dell'incertezza. Secondo le previsioni del Centro Sperimentale sull'Innovazione Irrigua, istituito presso il Consorzio L.E.B., infatti, Luglio registrerà precipitazioni mediamente inferiori del 19% rispetto alla media del periodo; l'evapotraspirazione dovrebbe mantenersi su valori più bassi del periodo in virtù di un abbassamento delle temperature soprattutto nella fascia pedemontana e nel Veneto Orientale. Nel complesso però, qualora questo scenario fosse confermato, il bilancio idroclimatico, cioè la differenza tra precipitazioni ed evapotraspirazione, si manterrà su valori negativi.
"Temperature e scarsa piovosità sono fattori, che potrebbero complicare il prosieguo della stagione irrigua" avverte Silvio Parizzi, direttore di ANBI Veneto.
"La situazione incerta dimostra ancora una volta che serve investire in infrastrutture idrauliche per difendersi preventivamente dagli effetti del clima in evoluzione" conclude Alex Vantini, presidente di ANBI Veneto.