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LA STAGIONE IRRIGUA

Pubblicato il 14/07/2025

La stagione irrigua 2025 sta risultando particolarmente intensa per la concomitanza di molteplici elementi di complessità. In particolare si è registrata l'assenza di precipitazioni sia nel mese di maggio (il Consorzio di bonifica di Piacenza è stato impegnato nelle attività di pre-irrigazione, riempimento laghi e irrigazione di soccorso), sia nel mese di giugno, dove il volume della risorsa idrica, richiesta e consegnata al campo, in alcuni distretti è risultato pressoché doppio rispetto alla media del decennio scorso.

L'erogazione di acqua in giugno è stata continuativa e con richieste progressivamente crescenti. Il volume di risorsa erogata al termine del mese nei vari distretti irrigui piacentini (Arda, Tidone, Basso Piacentino e Trebbia) risulta comparabile a quello complessivamente erogato durante tutta la stagione irrigua 2024. 

Un'altra criticità, che ha veramente inciso sul fabbisogno irriguo, è la condizione, in cui si sono trovati i terreni a fine inverno, non avendo un'adeguata struttura; questo ha generato, da parte degli agricoltori, una gestione più difficile delle colture come pomodoro e mais, viste le altissime ed anomale temperature del mese di giugno.

Il Consorzio di bonifica di Piacenza sta provvedendo a far fronte alle richieste dell'agricoltura, monitorando costantemente l'efficienza dell'erogazione, al fine di minimizzare le perdite, che fisiologicamente fanno parte dei sistemi distributivi. In particolare in Arda, dove l'approvvigionamento della risorsa irrigua ha come fonte prevalente la diga di Mignano (Vernasca), il Consorzio di bonifica registra la situazione più preoccupante, che sta affrontando con regole più stringenti per cercare di soddisfare al meglio il fabbisogno irriguo di ogni azienda agricola.

Attivi sono anche i pozzi consortili e gli impianti di sollevamento in sostegno alle erogazioni dalle dighe (Molato e Mignano) ed alle derivazioni da fiumi e torrenti.

Nei distretti, dove si registrano le maggiori difficoltà (Arda e Trebbia), si è provveduto a chiedere alla Regione Emilia-Romagna l'autorizzazione per l'applicazione delle procedure riservate a particolari situazioni di criticità.

In Trebbia, come ogni anno, si registra una forte criticità causata dalla non governabilità delle portate e dalla severità del volume di Deflusso Minimo Vitale, che costringe a ridurre i prelievi fino a chiudere completamente le paratoie e lasciare quindi il sistema irriguo senza possibilità di derivazione. 

In Tidone, nonostante l'annata difficile che crea inevitabili criticità legate alla distribuzione agli utenti, il Consorzio di bonifica sta provvedendo alla consegna dell'acqua agli agricoltori in base alle richieste.

Si ricorda che, oltre alla diga del Molato (Alta Val Tidone), nel distretto Tidone è presente anche un impianto di sollevamento dal Po a Pievetta di Castel San Giovanni che, grazie a tre impianti di rilancio, permette di integrare la disponibilità d'acqua dal bacino.

In questo periodo, il Consorzio di bonifica ha continui contatti con le associazioni agricole piacentine, nonchè le istituzioni locali e sovraordinate, per ottimizzare la gestione e la comunicazione della campagna irrigua.

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