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CHIUSA LA DIRETTRICE ESCURSIONISTICA PER EREMO CAMALDOLI - TRASLOCATE SALAMANDRE TRITONI E RANE TEMPORARIE

Pubblicato il 01/08/2025
Dopo i pesci, è toccato a salamandre pezzate, tritoni e rane temporarie cambiare provvisoriamente casa: il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, prima di dare ufficialmente il via al maxi cantiere per il ripristino delle briglie montane sul fosso della Bernardina e sul fosso di Camaldoli, ha infatti trasferito anche gli anfibi, che ne popolano le acque nei pressi di Poppi verso il millenario Eremo aretino, all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e della Riserva Naturale Biogenetica. "Si tratta di lavori indispensabili per la tutela del territorio, diventati però anche un modello di attenzione e cura nei confronti degli ecosistemi appenninici; la sicurezza in pianura nasce a monte" evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). "Prima dell'apertura del cantiere è stato effettuato un attento monitoraggio degli alvei e delle zone limitrofe, prelevando in sicurezza numerose specie di anfibi particolarmente sensibili alle alterazioni dell'habitat fluviale - precisa Enrico Righeschi, ingegnere dell'Ufficio Difesa del Suolo e referente della Unità Idrografica Omogenea Casentino - Tutti gli esemplari sono stati ricollocati in ambienti idonei, così da garantire la prosecuzione dei lavori in condizioni di piena compatibilità ecologica." "E' un esempio concreto di come l'attività svolta dai Consorzi di bonifica per la mitigazione del rischio idrogeologico sia pienamente compatibile con la tutela degli ambienti naturali più fragili, nonché in sintonia con una gestione responsabile e sostenibile del territorio montano" sottolinea il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano. Per consentire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni è stata disposta la chiusura temporanea (almeno fino a Settembre) del sentiero CAI n. 74, che collega Camaldoli a monte Faggiolo attraverso le foreste casentinesi, offrendo ambienti ricchi di biodiversità e scorci di grande valore paesaggistico ad escursionisti, naturalisti, pellegrini indirizzati ora ad utilizzare percorsi alternativi. "Capiamo il disagio in piena stagione estiva, ma lì, più che in altri luoghi, è d'obbligo coniugare la manutenzione idraulica al pieno rispetto dei ricchi e vari ecosistemi locali. La tutela della biodiversità è stata posta come priorità assoluta fin dalle primissime fasi del progetto con un approccio integrato tra ingegneria naturalistica e salvaguardia della fauna. L'obbiettivo è quello di restituire un ambiente più sicuro ed ancora più ricco di valore ecologico" conclude Serena Stefani, Presidente del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, con sede ad Arezzo. N.B.: su richiesta sono disponibili immagini ed interviste video

 

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