A Mira, nel Veneziano, sono stati inaugurati i lavori di sistemazione idraulica, rinaturalizzazione e riqualificazione paesaggistica della rete di scolo nel contesto del Parco delle Giare, realizzati dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive: grazie a questa nuova area, l'acqua viene ripulita dalle sostanze inquinanti attraverso processi fitodepurativi; i primi dati elaborati dall'Università di Padova sono molto confortanti ed il Consorzio di bonifica stima un abbattimento annuale pari 0,14 tonnellate di fosforo e 1,37 tonnellate di azoto.
"E' un intervento di straordinaria importanza, ma è anche la conferma che sappiamo spendere bene i finanziamenti assegnati" commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
"La nuova area – illustra il Direttore dell'ente consorziale, Carlo Bendoricchio - interessa una vasta zona di oltre 10 ettari che, dopo essere stata oggetto di esproprio, è stata perimetrata con arginature alte in media 1 metro rispetto al piano campagna per accogliere un volume d'acqua di circa 83.000 metri cubi. Le acque sono derivate dallo scolo Giare mediante un impianto di sollevamento alimentato da due elettropompe con una portata complessiva di 150 litri al secondo e viene scaricata nella laguna di Venezia per mezzo di un secondo impianto di sollevamento dotato di due elettropompe della capacità di 50 litri al secondo ciascuna."
"Abbiamo scavato 25.000 metri cubi di terra senza movimentare un solo mezzo operativo fuori dall'area, ricreando un ambiente ideale, dove hanno già trovato dimora molte specie di flora e fauna" aggiunge Federico Zanchin, Presidente di "Acque Risorgive".
"Quanto realizzato a Mira – sottolinea Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – è l'ulteriore esempio di una delle sfide, in cui sono impegnati i Consorzi di bonifica ed irrigazione: realizzare opere idrauliche con molteplici funzioni nell'interesse del territorio. Quello delle aree umide sarà tema di nostre, prossime iniziative."
Il Parco delle Giare è dotato di un'area attrezzata e di un laboratorio didattico, composto da un fabbricato in legno per attività ricettiva; al termine dei lavori sono state messe a dimora circa 6.000 piante.
"Questa nuova area rinaturalizzata arricchisce il nostro paesaggio, assumendo un grande valore anche dal punto di vista ricreativo ed educativo" conferma Marco Dori, Sindaco di Mira.
"Quelli per la tutela dell'ambiente – afferma Roberto Marcato, Assessore di Regione Veneto per la Riconversione Polo Industriale di Marghera e Legge Speciale per Venezia e che ha reso possibile l'intervento, grazie ad un finanziamento di 2.697.000 euro – sono soldi sempre ben spesi. In questi anni, considerato che la Legge Speciale per Venezia non viene più finanziata dal 2011, ci siamo impegnati a racimolare anche l'ultimo centesimo per finanziare opere come questa che, oltre a garantire il miglioramento delle acque sversate in laguna, consentono di accrescere la sicurezza idraulica del territorio."
"E' un ulteriore tassello, che si aggiunge ai già numerosi interventi di riduzione del rischio idraulico, realizzati in questi anni dai Consorzi di bonifica veneti - chiosa il Presidente di ANBI Veneto, Alex Vantini.
Durante i lavori del cantiere sono stati ritrovati anche resti archeologici in argilla, risalenti all'Età del Bronzo: una sorprendente scoperta, sul cui valore la Soprintendenza per la Città Metropolitana di Venezia sta facendo approfondite indagini.