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DESTINATI OLTRE 160 MILIONI L’AGRICOLTURA DEL TAVOLIERE VOLTA PAGINA: STANZIATE LE RISORSE ECONOMICHE PER IL COLLEGAMENTO IDRICO MOLISE-PUGLIA

Pubblicato il 02/12/2025

Si apre una pagina nuova e di grandi prospettive per l'agricoltura foggiana: è infatti finalmente indirizzato verso la conclusione l'iter per il finanziamento dell'interconnessione idrica (il "tubone") fra il bacino del Liscione sul fiume Biferno in Molise ed il nodo idraulico di Finocchito, a valle della diga di Occhito sul Fortore in Puglia; si tratta di un'opera fondamentale per dare certezza d'acqua all'agricoltura del Tavoliere, uno dei "giacimenti alimentari" del nostro Paese, fortemente penalizzato dalla siccità nello scorso biennio: solo nel 2025, in cui già sono state abbandonate le colture di pomodori, si calcola che siano stati dimezzati i raccolti di ciliegie e carciofi, nonché la produzione di miele; altri danni collaterali dovuti alla carenza di pioggia sono stati la mancanza di foraggio per animali e l'aumento dei costi per irrigare (fino a quando è stato possibile). 

L'importante notizia è resa nota dal Consorzio per la bonifica della Capitanata, che indica anche la suddivisione dell'onere finanziario: 41 milioni di euro saranno, a partire dal 1 Gennaio, nelle disponibilità del Commissario Straordinario Nazionale per la scarsità idrica attraverso la Legge di Bilancio; ulteriori 100 milioni sarà invece possibile attingerli per stralci dal Fondo Investimenti della Presidenza del Consiglio. A queste cifre si aggiunge l'impegno della Regione Puglia per 23 milioni destinati a realizzare la tratta di collettore, che trasporterà l'acqua dal confine con il Molise fino al recapito dauno.

"Sembra davvero che finalmente sia stata trovata la quadra – commenta Francesco Santoro, Direttore Generale del Consorzio per la bonifica della Capitanata – A Gennaio avvieremo la progettazione dell'importante infrastruttura attesa da decenni."

"E' un annuncio davvero storico e che va nell'unica direzione possibile per il nostro Paese di fronte alla crisi climatica: la collaborazione ad ogni livello per incrementare la resilienza delle comunità e delle loro economie. Ora, però, è necessario accelerare al massimo i cronoprogrammi, perché senza acqua si riducono i redditi e ciò comporta non solo gravi problemi sociali, ma l'abbandono del territorio nella speranza di trovare altrove la necessaria risposta alle proprie esigenze di vita" commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

"Se è vero che l'efficientamento dell'esistente è il primo passo per l'adattamento all'estremizzazione degli eventi meteo, auspichiamo che quanto si sta finalmente registrando fra Molise e Puglia sia da acceleratore anche per l'avvio di altre, indispensabili opere idrauliche, di cui il Piano Invasi ANBI-Coldiretti è parte determinante così come il completamento degli schemi idrici per trasportare l'acqua laddove ce ne sia bisogno e di cui l'esempio della Capitanata è espressione evidente" conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Un grazie va all'intenso lavoro dei tavoli tecnici per dare soluzione ad un problema atavico, accentuato dalla crisi climatica."

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