Con i grandi laghi del Nord rientrati sostanzialmente nelle medie stagionali, sono la Calabria, ma soprattutto la Sardegna, a destare preoccupazione, stanti le scarse riserve idriche e locali situazioni di vera e propria emergenza idrica.
"I dati – commenta Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – testimoniano l'urgente necessità della disponibilità operativa dei 300 milioni di euro in investimenti, rimasti nel Piano Irriguo Nazionale dopo i tagli succedutisi negli anni; le conseguenze dei cambiamenti climatici sollecitano, per altro, l'insediamento di osservatori permanenti per la gestione preventiva delle crisi idriche. I Consorzi di bonifica – conclude il Presidente ANBI - hanno una progettualità irrigua e le loro competenze e vanno assolutamente valorizzate."
In Gallura, nell'Isola, è in atto una crisi senza precedenti e che neanche le ultime precipitazioni sono state capaci di attenuare: l'acqua contenuta nell'invaso della diga del Liscia non garantisce il futuro di un servizio idrico completo, giacchè deve rimanere sempre disponibile, nel bacino, una quantità d'acqua, pari alle necessità civili di un paio d'anni (per il territorio gallurese, sono necessari annualmente 30 milioni di metri cubi d'acqua per l'uso civico, cui aggiungere 25 milioni per l'irrigazione: da qui, la necessità di rimodulare la stagione irrigua con il rischio di ripercussioni rilevanti sulle attività e quindi sul reddito in agricoltura).
Secondo l'ANBI, in sintonia con il Consorzio di bonifica della Gallura, l'unica soluzione per placare la "sete d'acqua" dell'area, nonchè per assicurare una pianificazione nella gestione e distribuzione della risorsa idrica, è di realizzare opere di captazione dell'acqua (traverse idrauliche) a valle, dove si stima una disponibilità idrica annua di circa 200 milioni di metri cubi, altrimenti destinata a terminare inutilizzata a mare.
Si è altresì svolto, al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, un incontro per affrontare le problematiche relative all'irrigazione di soccorso per gli agricoltori ed allevatori del crotonese, in particolare dell'altopiano di Isola di Capo Rizzuto – Cutro; le precipitazioni, infatti, sono praticamente dimezzate rispetto alla media del periodo.
Come provvedimento urgente ed immediato, dovuto alla particolare situazione che sta generando anche tensioni sociali, si è così deciso che il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese provveda, da subito, ad aprire l'acqua per 5 giorni consecutivi. Successivamente sarà programmato, con la Società A2A, un piano di rilasci d'acqua, avviando anche un confronto sulla convenzione in essere con la Regione Calabria.