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7 MILIONI GLI ITALIANI A RISCHIO PER 28% DI TERRA COLTIVATA IN MENO

Pubblicato il 17/05/2016

L'Italia frana, perché l'ultima generazione è responsabile della perdita in Italia del 28% della terra coltivata, per colpa della cementificazione e dell'abbandono provocati da un modello di sviluppo, che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia, negli ultimi 25 anni, ad appena 12,8 milioni di ettari. E' quanto afferma  Coldiretti in riferimento al rapporto Ecosistema rischio 2016 di Legambiente, dal quale si evidenzia che sono 7 milioni gli italiani, che convivono quotidianamente con il pericolo di frane e alluvioni, perche' residenti in aree a rischio.
Su un territorio meno ricco e piu' fragile per il consumo di suolo si abbattono  i cambiamenti climatici con precipitazioni più intense e frequenti, causa di vere e proprie "bombe d'acqua", che il terreno non riesce ad assorbire. Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l'Italia, conclude  Coldiretti, deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell'attività agricola.

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